Accordo per i confini tra Kirghizistan e Tagikistan?

Il confine tra Kirghizistan e Tagikistan, che corre lungo il margine della famosa valle di Fergana, è un punto di tensione da oltre 30 anni. Il confine è stato teatro di violenti scontri nel 2021 e nel 2022. Poi, nel dicembre 2024, i due governi hanno annunciato di aver finalmente raggiunto un accordo. Sebbene l’accordo finale non sia ancora stato reso pubblico, il 28 gennaio 2025 il presidente kirghiso Sadyr Japarov ha affermato che erano in corso incontri bilaterali, a cui avrebbero fatto seguito le firme delle commissioni intergovernative e dei ministri degli esteri, quindi la ratifica nel parlamento di ciascun paese. Le firme presidenziali avrebbero finalmente trasformato il trattato in legge.

 Dopo decenni di tensione e occasionali violenze, la fiducia è bassa, ma molti sono finalmente pronti per un accordo. In genere i kirghisi non si fidano completamente dei tagiki e reputano che essi siano pronti a iniziare il conflitto in qualsiasi momento. Entrambe le parti sono state storicamente restie a cedere territorio, in particolare quando si tratta del difficile corridoio che collega Vorukh, un’enclave tagika circondata dal territorio kirghiso, al resto del Tagikistan. Finché non saranno noti i dettagli definitivi del confine, rimane il rischio che una reazione popolare possa annullare l’accordo.

Esiste, però, un precedente per giungere ad un accordo su Vorukh. Nel 2021, Kirghizistan e Uzbekistan hanno firmato un accordo per consentire la libera circolazione di merci e persone attraverso il territorio kirghiso fino all’enclave uzbeka di Sokh. Una soluzione del genere potrebbe far perdere la faccia a una delle due parti, ma un compromesso in questo caso potrebbe anche sbloccare benefici economici molto più grandi. Per sfruttare appieno la fiorente cooperazione regionale, come la ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, è nell’interesse sia di Bishkek che di Dushanbe trovare un percorso verso un confine normalizzato e attraversamenti più facili per la gente del posto.

Carlo Marino

#Eurasiaticanews

Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.