Obiettivi cinesi sotto tiro in Belucistan


Sabato 11 maggio tre uomini armati hanno attaccato l’Hotel a cinque stelle Zaver Pearl-Continental nella città portuale di Gwadar, in Pakistan, uccidendo cinque persone e ferendone altre sei. L’attacco è stato rivendicato dal Balochistan Liberation Army (BLA) che ha sottolineato  l’intento di voler colpire gli investitori cinesi ed internazionali presenti nell’hotel.

Il BLA è un gruppo che si batte per l’indipendenza del Belucistan, regione al confine con l’Afghanistan e l’Iran, la più grande provincia del Pakistan, del quale costituisce circa il 48% della superficie totale ed è anche economicamente la più povera della nazione pakistana. Si tratta di una regione ricca di risorse minerarie ed energetiche anche se gli introiti derivanti dallo sfruttamento di queste ultime sono per lo più destinati al governo centrale e ad investitori stranieri.

Il Belucistanè stato  sempre campo fertile per rivendicazioni di natura separatista e negli ultimi anni il risentimento di parte della popolazione locale nei confronti delle autorità di Islamabad ha costituito terreno fertile per una nuova ondata di radicalizzazione nell’area. Numerosi attentati, realizzati sia dall’insorgenza separatista sia da gruppi di ispirazione jihadista si sono susseguiti e gli interessi cinesi sono diventati un obiettivo sempre più importante per i gruppi operartivi in Belucistan

L’attentato allo Zavel Pearl Continental è solo l’ultimo di una serie di attacchi rivolti a colpire la presenza della Cina in Pakistan.  I rapporti con Pechino sono  di importanza strategica per Islamabad. Infatti la Repubblica Popolare Cinese non è soltanto un preziosissimo interlocutore economico, ma anche un alleato politico con cui controbilanciare il raffreddamento dei rapporti con gli Stati Uniti di Trump. Il China Pakistan Economic Corridor, corridoio infrastrutturale dal valore di circa 62 miliardi di dollari,  collegamento strategico tra la provincia in fermento dello Xinjiang cinese ed il porto di Gwadar sul Mar Arabico rappresenta una parte fondamentale della Belt and Road Initiative.

Colpire gli interessi di Pechino mette in luce la volontà dei gruppi militanti di utilizzare gli obiettivi cinesi, non solo per fermare la costruzione di un progetto percepito come una nuova forma di espropriazione delle risorse locali ai danni della popolazione del Belucistan , ma soprattutto per mettere in difficoltà le autorità pakistane agli occhi del potente alleato.

Carlo Marino 

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Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.