Pubblicato l’Indice dei centri finanziari globali (“GFCI”)

Il China Development Institute, in collaborazione con il gruppo Z / Yen, ha pubblicato all’inizio di questo mese l’indice  aggiornato dei centri finanziari globali (“GFCI”). Il GFCI viene aggiornato a marzo e a settembre di ogni anno e riceve notevole attenzione dalla comunità finanziaria globale.

L’ultimo Indice ha analizzato 114 centri finanziari utilizzando misure quantitative fornite da terzi tra cui la Banca mondiale, l’’Economist Intelligence Unit, l’OCSE e le Nazioni Unite. 

L’indice fornisce la classifica dei centri finanziari globali ed un punteggio basato su diversi parametri, come l’ambiente aziendale, il capitale umano, il livello dell’infrastruttura, lo sviluppo del settore finanziario e la reputazione.

I centri finanziari asiatici hanno registrato buoni risultati, con sei centri tra i TOP 10 dell’indice situati in Asia.

Hong Kong si è confermata in terza posizione dopo New York e Londra, e seguita da Singapore.

Shanghai, il primo centro finanziario della Cina continentale, è a soli 12 punti dietro la numero 2 ,  Londra, che ha perso 14 punti negli ultimi sei mesi, a causa di una “Brexit no deal “ quasi inevitabile e sembra probabile che Londra cadrà più in basso nelle classifiche e presto potrebbe essere superata anche da Shanghai. Altre città cinesi stanno emergendo come centri globali: oltre alle città TIER-1 come Pechino (7 °), Shenzhen (9 °), Guangzhou (23 °), il GFCI evidenzia la salita in classifica di Qingdao (33 °), Taipei (34 °) e Chengdu (73 °).

Altri importanti centri finanziari in Asia sono in Giappone (con Tokyo e Osaka rispettivamente 6 ° e 27 °), Corea del Sud (Seul 36 ° e Busan 43 °), mentre i principali centri nei paesi dell’ASEAN si sono tutti piazzati nella classifica TOP10 (45 ° Kuala Lumpur, 50 ° Bangkok, Jakarta 91st e Manila 97th).

Un nuovo indice FinTech accompagna il GFCI per la prima volta. L’indice Fintech è dominato dalle città cinesi che occupano cinque dei primi sette posti con Pechino e Shanghai che occupano la pole position.

Fintech ha analizzato una vasta gamma di servizi finanziari in Cina, che vanno dai pagamenti digitali all’assicurazione digitale,  dall’online banking fino alla gestione patrimoniale.

Alla base della forte crescita del settore ci sono principalmente due fattori, uno dei quali è il consumo interno in rapida espansione in tutto il paese, l’altro è il fatto che la Repubblica Popolare Cinese ha guidato l’adozione di tecnologie all’avanguardia  nei servizi finanziari orientati al consumatore.

Carlo Marino

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Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.