Recenti innovazioni sul trattamento fiscale preferenziale nella Repubblica Popolare Cinese

Il 29 dicembre 2021, il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese ha deciso di continuare ad attuare diverse politiche sul trattamento fiscale preferenziale relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche. Le misure, volte a ridurre il carico fiscale per i contribuenti a basso e medio reddito, estenderanno il trattamento preferenziale del bonus annuale fino al 31 dicembre 2023, il che significa che il bonus annuale percepito dai dipendenti può essere tassato separatamente dalle altre retribuzioni di lavoro come stipendi e altri benefici nel 2022 e nel 2023.

La politica sul trattamento fiscale preferenziale per il bonus annuale fu introdotta nel 2005 con la Circolare concernente il  Guoshuifa 国税法 (Diritto tributario nazionale) [2005] n. 9 emessa dall’Amministrazione statale delle imposte concernente l’ “Adeguamento del metodo di calcolo e riscossione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche sui premi annuali una tantum e altri benefici ottenuti dalle persone fisiche”. Secondo tale politica preferenziale, il bonus annuale può essere dichiarato come reddito separato una volta all’anno e l’imposta sul reddito individuale dovuta è determinata in due fasi:

L’importo lordo del bonus annuale viene diviso per 12 per determinare l’aliquota marginale applicabile e la detrazione rapida facendo riferimento alla tabella delle aliquote fiscali sottostante.

L’imposta da pagare è calcolata come: Bonus annuale x Aliquota fiscale applicabile – Detrazione

Tuttavia, nel 2019, il Ministero delle finanze e l’Amministrazione statale delle imposte hanno emesso la Circolare su Imposizione Fiscale e Finanza Caishui 财税[2018] n. 164, recante “Problemi concernenti il collegamento delle politiche preferenziali rilevanti dopo la revisione della legge sull’imposta sui redditi delle persone fisiche”, secondo la quale si prevedeva che il trattamento fiscale agevolato per il bonus annuale terminasse nel 2021, imponendo ai contribuenti di consolidare il bonus annuale in la loro redditività complessiva a partire dal 2022.

L’estensione del trattamento preferenziale sul bonus annuale fino alla fine del 2023 è stata accolta favorevolmente dai dipendenti cinesi e stranieri che lavorano in Cina.

I contribuenti soggetti ad un’elevata aliquota marginale possono ottenere significativi risparmi fiscali dall’estensione del calcolo dell’imposta agevolata. Ad esempio, un manager soggetto all’aliquota marginale massima del 45% sul suo reddito da lavoro dipendente che riceve un bonus annuo di 200.000 RMB può ottenere 51.410 RMB di risparmio fiscale.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha esteso altre due politiche concernenti il trattamento fiscale preferenziale: quella sull’esenzione dall’imposta scaduta per i contribuenti con un reddito annuo non superiore a 120.000 RMB, con imposta sul reddito individuale sottopagata non superiore a 400 RMB dopo la liquidazione di fine anno è prorogata fino alla fine del 2023; e quella sull’incentivo azionario delle società quotate che può essere tassato separatamente dal reddito complessivo annuo fino alla fine del 2022.

Secondo i dati diffusi dal Consiglio di Stato, l’estensione delle tre politiche di cui sopra porterà a tagli fiscali per 110 miliardi di RMB.

Carlo Marino

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Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.