XII Forum Globale di Baku: Pace, e innovazione nel nuovo ordine mondiale – Un’ ANALISI di Leyla Rəşid per AZƏRTAC

Il Direttore di Eurasiaticanews Carlo Marino ha partecipato al XII Forum Globale di Baku ed è stato ampiamente intervistato su diverse tematiche di politica internazionale .

Il XII Forum Globale di Baku, che si è tenuto dal 13 al 15 marzo 2025,  si è concluso con successo, consolidandosi come una piattaforma di rilievo per l’analisi delle sfide globali e per l’elaborazione di nuovi approcci volti a rafforzare la politica internazionale e la cooperazione multilaterale. Le tematiche trattate hanno consentito un approfondimento delle questioni più critiche del panorama mondiale, favorendo la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.

Uno dei principali esiti del Forum ha evidenziato la necessità di intensificare la cooperazione tra Stati e organizzazioni internazionali per affrontare le problematiche globali, promuovendo un approccio multipolare e un rafforzamento del multilateralismo. Queste questioni, oltre a incidere sulle dinamiche della politica internazionale, offrono nuove prospettive per una governance globale più equa, pacifica e sostenibile. Le discussioni emerse potranno contribuire alla definizione di strategie efficaci per affrontare le sfide del futuro.

Tali riflessioni sono state approfondite da Leyla Rəşid, dottoressa in filosofia delle scienze filologiche, esperta in media e analisi politica, presidente del Centro Internazionale di Comunicazione e Media e membro dell’Istituto Internazionale di Studi Economici e Politici in Italia, nella sua analisi intitolata “XII Forum Globale di Baku: Pace, stabilità e innovazione nel nuovo ordine mondiale”, pubblicata da AZƏRTAC.

Tematiche chiave del Forum

1. Il ruolo delle potenze medie nel nuovo ordine mondiale

Un tema centrale del Forum ha riguardato il crescente ruolo delle potenze medie nel sistema geopolitico attuale. Con l’evoluzione degli equilibri globali, questi attori stanno acquisendo maggiore influenza, adottando politiche estere più autonome e contribuendo in modo significativo alla sicurezza e alla stabilità internazionale.

L’instabilità regionale, l’intensificarsi delle competizioni geopolitiche e il protrarsi di conflitti hanno evidenziato la necessità di un maggiore coinvolgimento delle potenze medie nei processi di mediazione e cooperazione internazionale. Il Forum ha esaminato le modalità attraverso le quali tali Stati possono rafforzare la collaborazione globale e prevenire le crisi, promuovendo modelli di cooperazione regionale efficaci.

2. Ricostruzione post-conflitto e stabilità regionale

La ricostruzione post-bellica rappresenta una delle sfide più complesse della politica globale contemporanea. Durante il Forum, sono state discusse strategie per il ripristino della stabilità nelle aree colpite da conflitti, con un approccio integrato che non si limiti alla ricostruzione fisica delle infrastrutture, ma includa anche misure per il rafforzamento della coesione sociale, dello sviluppo economico e della tutela dei diritti umani.

Il dibattito ha evidenziato il ruolo cruciale delle organizzazioni internazionali, in particolare delle Nazioni Unite, nel coordinare gli sforzi di ricostruzione e nell’accelerare i processi di sviluppo regionale. La stabilità duratura richiede una sinergia tra interventi diplomatici, politiche di sviluppo e impegni multilaterali.

3. Il futuro dell’Europa nel contesto geopolitico attuale

L’Unione Europea si trova di fronte a sfide di natura economica, politica e sociale, aggravate dalle crisi energetiche e dalle pressioni migratorie. Il Forum ha analizzato le possibili strategie per preservare il ruolo dell’Europa nel sistema multipolare e per favorirne un’evoluzione più dinamica e resiliente.

L’integrazione politica e sociale è stata individuata come un fattore determinante per la stabilità e la crescita dell’Europa. Questioni come la gestione dei flussi migratori, la sicurezza energetica e le crisi economiche richiedono risposte coordinate e innovative. I partecipanti al Forum hanno avanzato proposte per rafforzare la coesione interna dell’Unione e consolidare il suo ruolo come attore globale.

4. Innovazione tecnologica e sviluppo globale

L’innovazione tecnologica è un elemento cardine per la trasformazione delle strutture economiche e sociali a livello globale. Il Forum ha discusso il potenziale delle nuove tecnologie, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, alla biotecnologia e alla sicurezza informatica, evidenziandone il ruolo non solo nello sviluppo economico, ma anche nella promozione della pace e della sicurezza internazionale.

L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate può contribuire a ridurre le disuguaglianze globali e a creare modelli di sviluppo più sostenibili. Il dibattito ha sottolineato l’importanza di politiche regolatorie adeguate a garantire un utilizzo etico e inclusivo delle innovazioni tecnologiche.

5. Genere, sicurezza e cambiamenti climatici

L’interconnessione tra questioni di genere, sicurezza globale e cambiamenti climatici è stata un tema di rilievo del Forum. È stato evidenziato come l’uguaglianza di genere possa rappresentare un fattore chiave nella gestione delle sfide legate alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale.

Le crisi climatiche e le questioni di genere colpiscono in modo sproporzionato le fasce più vulnerabili della popolazione, rendendo necessaria un’azione coordinata da parte della comunità internazionale. Il Forum ha promosso l’adozione di politiche più inclusive e di misure concrete per garantire un accesso equo alle risorse e alle opportunità.

6. Crisi sanitaria globale e preparazione alle emergenze

La pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza le criticità dei sistemi sanitari globali e le disuguaglianze esistenti nell’accesso alle cure. Durante il Forum, sono state discusse strategie per rafforzare la resilienza sanitaria a livello internazionale, migliorare la cooperazione tra Stati e organizzazioni sanitarie e garantire un’equa distribuzione delle risorse mediche.

È stata sottolineata l’importanza di un approccio preventivo, con investimenti mirati nella ricerca, nelle infrastrutture sanitarie e nei meccanismi di risposta alle emergenze, al fine di affrontare future pandemie con maggiore efficacia.

7. Il ruolo dei giovani nelle sfide globali

Un tema centrale del Forum è stato il coinvolgimento attivo dei giovani nei processi decisionali globali. In qualità di protagonisti del futuro, i giovani devono essere maggiormente coinvolti nelle questioni politiche, economiche e sociali.

Il Forum ha sottolineato l’importanza di promuovere l’educazione, la partecipazione civica e l’innovazione tra le nuove generazioni, affinché possano contribuire in modo significativo allo sviluppo sostenibile e alla costruzione di un mondo più equo e inclusivo.

Conclusioni

Il XII Forum Globale di Baku ha rappresentato un’importante piattaforma di dialogo e confronto sulle principali sfide globali, offrendo nuove prospettive per il rafforzamento della pace, della cooperazione internazionale e dello sviluppo sostenibile.

L’evento ha confermato il ruolo di Baku come hub strategico per il dibattito geopolitico e la diplomazia multilaterale. Le idee e le proposte emerse nel corso del Forum contribuiranno a orientare le future strategie globali e a promuovere un ordine mondiale più equilibrato e inclusivo.

#Eurasiaticanews

Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.