Saranno le terre rare il fulcro della ritorsione cinese alla politica USA contro Huawei?

Un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente scandio, ittrio e i lantanoidi costituiscono le cosiddette terre rare (in inglese “rare earth elements” o “rare earth metals”). Il termine “terra rara” deriva dai minerali dai quali tali elementi vennero isolati per la prima volta, che erano ossidi non comuni trovati nella gadolinite estratta da una miniera nel villaggio di Ytterby, in Svezia. In realtà, con l’eccezione del promezio che è molto instabile, gli elementi delle terre rare si trovano in concentrazioni relativamente elevate nella crosta terrestre, e in particolare in Cina. Le terre rare costituiscono un materiale di fondamentale importanza per l’industria tech, soprattutto quella legata ai microconduttori. Di fatto, esse costituiscono l‘ingrediente base per pc, laptop, tablet. E smartphone. Le loro caratteristiche più evidenti sono la luminescenza e la capacità di dare luogo a leghe con elevate proprietà magnetiche.

Alla mossa statunitense nei confronti di Huawei, che ha fatto scalpore a livello globale, monopolizzando le cronache politiche ed economiche, ha fatto da controcanto la silenziosa contromossa cinese. Infatti, il presidente Xi Jinping, noto giocatore di “go” gioco da tavolo strategico, risalente in Cina ad oltre 2500 anni fa, ha colto l’occasione per visitare, nella provincia meridionale di Jiangxi, la sede di Jl-Mag, azienda leader che produce magneti contenenti terre rare necessari per vetture elettriche e turbine di aeroplani. In tal modo il leader cinese ha voluto inviare un segnale di ammonimento agli USA sul fatto che la Cina potrebbe utilizzare le terre rare come una misura di ritorsione, al netto di una guerra commerciale in decisa escalation. Un qualcosa che, in caso di acuirsi ulteriore dello scontro, potrebbe includere anche la limitazione stessa dell’export di terre rare verso gli Stati Uniti. È opportuno ricordare che nel 2009-2010, la Cina produceva tra il 95 e il 97% delle rare earths mondiali, nel 2018 meno dell’80%.

Carlo Marino

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Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.