Kassym-Jomart Tokayev è il nuovo Presidente del Kazakistan

Astana

Il Kazakistan è la più grande delle Nazioni nate dalle ceneri dell’Unione Sovietica – Russia esclusa – e si trova nell’Asia Centrale, non ha sbocchi sul mare. L’estensione del Paese è davvero notevole visto che da est a ovest si allunga per 3.000 Km, e da nord a sud per 1.700 Km. Il carattere dominante del paesaggio è la steppa che si estende dal Mar Caspio fino al lago Balhas, con qualche catena montuosa rilevante ai confini orientali con Russia e Cina e nei pressi del Kirghizistan. In Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, delfino dell’ex presidente e presidente ad interim dopo le dimissioni dello scorso marzo di Nursultan Nazarbayev è stato confermato alla guida del Paese centro-asiatico con il 70,76% dei voti nelle elezioni di domenica 9 giugno, mentre il suo principale avversario, il leader dell’opposizione Amirzhan Kosanov, si è fermato al 16,2 per cento. Una parte della popolazione kazaka non ha apprezzato il risultato elettorale e si è riversata in piazza a protestare non solo ad Almaty, capitale economica del Paese, e ad Astana, di recente ribattezzata Nur-Sultan in onore di Nazarbayev, ma anche in altre città, tra cui Shymkent e Aktobe. La risposta del regime non si è fatta attendere: circa 500 manifestanti sono stati arrestati dalla polizia, tra cui diversi giornalisti: non solo kazaki, come i corrispondenti di Radio Azattyq Sanya Toiken e Petr Trotsenko, ma anche stranieri, come il giornalista britannico Chris Rickleton. L’Occidente ha spesso omesso di denunciare l’autoritarismo di Nazarbayev, anche grazie alle prospettive economiche offerte dalla Nuova Via della Seta cinese che attraversa l’Asia centrale. La strategia del governo Nazarbayev, infatti, era racchiusa nel motto “Prima l’economia, poi la politica”. Lo sviluppo economico era pensato come propedeutico a quello democratico, realizzabile soltanto in un secondo momento. Il risultato è un Paese con il Pil pro capite più alto dell’Asia Centrale, ma in fondo a tutte le classifiche per libertà di espressione e libere elezioni. Ossevatori, giornalisti e attivisti non sono rimasti sorpresi dalle proteste di Almaty e Nur-Sultan: a loro dire, il discontento e la frustrazione verso il governo erano in crescita da anni. #carlomarinoeuropeannewsagency

Kazakhstan’s acting President Kassym-Jomart Tokayev speaks to the media at a polling station during the presidential elections in Nur-Sultan, the capital city of Kazakhstan, Sunday, June 9, 2019. Voters in Kazakhstan are choosing a successor to the president who had led the Central Asian country since independence from the Soviet Union, with a longtime loyalist expected to win easily. Sunday’s snap election was called after Nursultan Nazarbayev’s unexpected resignation in March.(AP Photo/Alexei Filippov)