Secondo Forum sulla Belt and Road Initiative in corso a Pechino

A Pechino è in corso il secondo Forum Internazionale sulla Belt and Road Initiative, che terminerà il 27 aprile 2019. I leader di tutto il mondo, sono riuniti per delineare le loro aspettative, per quanto riguarda questa gigantesca iniziativa economico-culturale e politica. La Belt and Road Initiative, ossia la Via della Seta Terrestre e Marittima del XXI secolo, è stata avviata dal Presidente Xi Jinping nel marzo del 2013, ed è stata inserita addirittura nella Costituzione cinese, voluta sostanzialmente, per migliorare la connettività dei vari Paesi Euro-Asiatici e non solo, attraverso la costruzione di infrastrutture, ed investimenti in diversi campi, che saranno la forza trainante per la futura cooperazione economico mondiale, come ha affermato il Presidente della Confederazione Svizzera Ueli Maurer. Maurer esprime tutto il suo appoggio a tale iniziativa, definendola molto utile per la globalizzazione, e per la costruzione di vari livelli di progetti infrastrutturali, dove tutti potranno ottenere grandi vantaggi nel ripristino di tali strutture.

Fabio Tiburzi

Il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte, ha ribadito che l’Italia è stato il primo Paese del G7, ad aderire alla BRI e che non mancherà di cogliere questa storica opportunità di divenire il terminale europeo di questa importante iniziativa. Inoltre sono previste molte cooperazioni fra l’Italia e la Cina.Il Presidente ceco Milos Zeman, ha definito laBRI: “Un fantastico progetto infrastrutturale”,invitando le aziende ceche a partecipare alla costruzione della Nuova Via della Seta, concentrandosi molto sul settore ferroviario, disponendo di un ottima tradizione in questo settore. Zeman inoltre ricorda che proporrà la Repubblica Ceca come intermediario fra i Paesi europei, per il raggiungimento di tale scopo. Mentre il Primo Ministro Malesiano Mahathir Mohamad, da sempre favorevole alla Belt and Road, ha ammesso che sarà molto importante interconnettere l’Asia Sud- Orientale con la Cina, attraverso la Nuova Via della Seta del XXI secolo.Il Primo Ministro Mahatir Mohamad ha detto: “Nella promozione delle relazioni tra i paesi, la distanza e la velocità del viaggio sono molto importanti: con il miglioramento delle infrastrutture attraverso la BRI , sono abbastanza sicuro che molte altre navi, passeranno vicino alla Malesia, ed ai paesi del Sudest asiatico, di conseguenza aumenterà il commercio tra questa area regionale, la Cina ed altre nazioni”. 

Il Presidente del Tajikistan, Emomali Rahmon, definisce la Belt and Road, un “ponte” dalle molte sfaccettature, che aiuterà a sbloccare il potenziale di transito del paese dell’Asia centrale, che non avendo uno sbocco sul mare, ha più difficoltà a trovare spazio nel commercio internazionale, ma questa iniziativa gli consentirà di poter accedere ai mercati mondiali, ed aggiunge:”Il BRI implica la creazione di un nuovo modello di cooperazione internazionale, rafforzando i meccanismi esistenti, così come la ricerca, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo economico dei paesi coinvolti”.Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che terrà un seminario sulla crescita ‘Green’ al forum della Belt and Road, ha affermato che questa è “un’opportunità molto importante” per il mondo intero, perché la capacità di investimento per la cooperazione internazionale, potrà migliorare la capacità di attuare obiettivi per lo sviluppo sostenibile e rilancerà i progetti eco-sostenibili per gli anni a venire. In questo secondo Forum Internazionale, ci sono le massime personalità del mondo politico, economico-commerciale e culturale del mondo.L’interesse di tutti i rappresentanti e soprattutto cinese, è quello di coinvolgere più nazioniattraverso investimenti in molteplici aree di sviluppo, incrementare le infrastrutture dove servono, modernizzare quelle già in uso e creare quindi le condizioni per un possibile sviluppo pacifico che unisca l’Asia, l’Africa, l’Europa e possibilmente anche il sud America.

Fabio Tiburzi

Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.