Eurasianismo e Progetto One Belt one Road della Repubblica Popolare Cinese

L’iniziativa cinese “One Belt, One Road” (OBOR), annunciata dal Presidente Xi Jinping per la prima volta nel settembre del 2013, è un progetto incentrato sull’Eurasia che, pur essendo distinto dall’Eurasianismo del ventesimo secolo, mira a introdurre una nuova agenda globale di integrazione nel panorama strategico eurasiatico. All’ iniziativa “One Belt, One Road” (Yīdài Yīlù in cinese) è stato dato rango di legge costituzionale dalla Repubblica Popolare Cinese. Se si confronta l’euro-atlantismo guidato dagli Stati Uniti ed il nuovo ed emergente “eurasianismo”, mentre il primo ha storicamente sottolineato l’aspetto della sicurezza rispetto allo sviluppo (lo sviluppo è visto come subordinato all’istituzione di un rigido regime di sicurezza), il secondo privilegia lo sviluppo rispetto alla sicurezza (la sicurezza è vista come dipendente dall’istituzione di un regime economico inclusivo). La “One Belt, One Road” potrebbe costituire una sfida all’euro-atlantismo come paradigma normativo di lunga data delle relazioni interstatali puntando ad offrire un’alternativa sistemica. L’Eurasianismo è un’idea vecchia di un secolo che è emersa nei primi anni 1920 e ampiamente coltivata dagli immigrati russi stabiliti in Europa, in particolare da Nikolai Danilevski e Konstantín Leóntiev. Tale concetto, nonostante le sue varie interpretazioni lungo diverse linee politiche e ideologiche, pretese di rappresentare una sintesi unica di principi europei e asiatici. Allora la Russia non era considerata né un paese europeo né asiatico, ma un terzo continente speciale di convivenza slavo-turca che portava l’impronta dei grandi imperi che hanno dominato le sue distese— dall’impero mongolo al russo. Il primo eurasianismo in generale sosteneva una particolare identità geografica, linguistica, etno-culturale e filosofica per la Russia distinta sia dall’Europa che dall’Asia. Tuttavia, nonostante il fatto che la prima dottrina eurasiatica prevedesse uno spazio politico e filosofico unico per la Russia, esso di riflesso sviluppò un tipo di discorso concettuale positivo ma generale sull’Oriente, sostenendo inoltre che la Russia era più vicina all’Asia che all’Europa. Negli ultimi anni, è evidente che un nuovo paradigma economico e politico incentrato sull’Eurasia è emerso sulla scena globale. Promosso proprio dalla Repubblica Popolare Cinese nell’ambito di One Belt, One Road (OBOR), tale modello di governance globale è orientato allo sviluppo multidirezionale diplomatico al posto di un’enfasi eccessiva sui mezzi militari nelle relazioni interstatali. Carlo Marino #carlomarinoeuropeannewsagency

Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.