Vi sono vicino: Il Maestro Zhang Yan, il pittore che ha donato 500.000 mascherine alla Farmacia Vaticana. (Intervista di Teresa Tseng al Vescovo Juan Ignacio Arrieta e al Maestro Zhang Yan)

Il Maestro Zhang Yan (foto gentilmente concessa dal Maestro Zhang Yan)

La Farmacia Vaticana, alla quale sono state donate mascherine mediche dalla Cina già durante l’emergenza del Covid-19, il 6 Luglio ha ricevuto 500.000 mascherine anche dal pittore cinese Zhang Yan. Si tratta   della prima donazione considerevole da parte di un cittadino privato.

Il Maestro Zhang si è fatto promotore della diplomazia attraverso l’arte tra Cina e Vaticano, ed è stato il primo pittore contemporaneo non cattolico, le cui opere sono raccolte nei Musei Vaticani. Quella che segue è l’intervista fatta al Maestro Zhang Yan ed al Vescovo Juan Ignacio Arrieta, segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, nonché ponte di questa donazione.

Eccellenza, nel 2017, due dipinti del Maestro Zhang Yan a nome del “Popolo cinese” sono stati donati a Papa Francesco, aprendo la cosiddetta diplomazia culturale sino-vaticana. Lei è stato come un ponte. Potrebbe ricordare brevemente l’accadimento e condividere qualche suo pensiero a riguardo?

Si, lo ricordo perfettamente, perché è stata la prima volta, che io sappia, che nell’Ufficio della Santa Stampa ufficiale del Vaticano sono state invitate a parlare due autorità cinesi: il Segretario Zhu e il maestro Zhang. Essi hanno discusso dei rapporti culturali, di cui loro sono rappresentanti, come via di avvicinamento tra Cina e Il Vaticano. I loro interventi sono stati molti diffusi.

In quell’occasione, il Maestro Zhang Yan ha donato due importanti quadri di sua produzione al Santo Padre per i Musei Vaticani al nome del Popolo cinese. Questo gesto può essere considerato come una sorta di risposta al saluto che aveva inviato il Papa dall’aereo al Popolo Cinese mentre sorvolava la Cina al rientro da un suo viaggio pastorale. Questo dono è stato un segno concreto di dialogo, nella via della cultura che tanto apprezza il Papa e anche, credo, le Autorità cinesi.

Attraverso gli scambi culturali ci si conosce meglio, perché l’amore per la bellezza è una sorta di linguaggio comune che appartiene all’intera umanità. Infatti, la bellezza è un mezzo di espressione condiviso da tutti noi, in quanto reagiamo tutti allo stesso modo di fronte ad essa, espressione della verità ricercata da tutti.

Questa base comune, per la Chiesa, è fondamentale, perché è il punto di partenza non solo per raggiungere traguardi più alti, ma anche per adempiere alla missione della Chiesa stessa.

Questa volta, quando la pandemia globale si è diffusa così gravemente, il Maestro Zhang ha donato alla farmacia Vaticana 500.000 mascherine. Ancora una volta, lei ha rappresentato un ponte. Può parlare della sua amicizia con la Cina?

Anche il generoso gesto del Maestro Zhang ha manifestato concretamente che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Tramite l’attuale amicizia e rapporto interpersonale con il Maestro, si è giunti ad una mutua fiducia e ad una sintonia, dalla quale è possibile costruire rapporti futuri.

Io credo negli interscambi culturali con la Cina. Anche se la mia professione è nell’ambito giuridico, mi sto impegnando personalmente, da alcuni anni, affinché questi rapporti culturali possano aumentare la fiducia reciproca. Essa è molto importante per la comprensione dell’altro, per capire la sua situazione, le sue esigenze e le sue reazioni che, a seconda della sua mentalità e della sua cultura, esperimenta in una determinata situazione. Ciò serve sia alla Cina che alla Chiesa. Ciascuno di noi appartiene ad un proprio contesto culturale, storico, ecc., ed è all’interno di tale contesto che possiamo capire i gesti dell’altro, che altrimenti risulterebbero incomprensibili, contradittori, e potrebbero essere motivo di perdita della fiducia.

In quest’ottica, credo che sia necessario analizzare le situazioni concrete e la sincera manifestazione del proprio punto di vista.

Perciò, bisogna costruire in positivo, con pazienza e cercando di guadagnare sempre in comprensione e anche in rispetto dell’uno per l’altro. Questa, mi pare, sia la chiave per la costruzione di ponti ed è la vera manifestazione di autorità e di potere, piuttosto che la forza fisica. Credo che la tradizione cinese sia in questo maestra.

Maestro Zhang, potrebbe narrare del processo e dell’intenzione di donare 500 mila mascherine chirurgiche al Vaticano?

Queste 500 mila mascherine chirurgiche sono la mia seconda donazione al Vaticano. La prima è avvenuta nell’Aprile sempre di questo anno, periodo in cui l’epidemia stava duramente colpendo sia la Cina che l’Italia, all’interno della quale si trova il Vaticano. Proprio durante quelle pressanti circostanze, ho raccolto e donato 10 mila mascherine alla Caritas di Roma. Con l’incedere dell’epidemia, ho volto ulteriormente il mio pensiero al Vaticano e, in virtù di ciò, sono riuscito a raccogliere 500 mila mascherine chirurgiche certificate CE/FDA. Ciononostante, la maggior parte dei voli sono stati cancellati a causa della epidemia e ciò ha reso la consegna ancora più difficile. Inoltre, la grandezza della donazione ha reso lo sdoganamento ancora più complicato.

Il Covid-19 imperversa su tutto il mondo, lasciando dietro di sé molte vittime. Ricordo ancora come durante l’esplosione della pandemia in Cina, il Papa pregò per il mio paese e lo aiutò enormemente donando materiale protettivo. Ora, nel vedere che l’Italia è colpita dalla stessa malattia e si trova in necessità di materiali, voglio seguire il modello di cura per il benessere dell’umanità lasciato dal Papa e unirmi con lui nella lotta contro l’epidemia, sicché la vita possa tornare a scorrere il più normalmente possibile. Vorrei esprimere un ringraziamento speciale al Vescovo Juan Ignacio Arrieta, segretario generale del Consiglio Pontificio per i Testi Legislativi, per il suo supporto. Secondo suggerimento della Segreteria dello Stato, ha contattato direttamente la Farmacia Vaticana e, con l’attiva cooperazione di Padre Binish Thomas OH, direttore della Farmacia, ha fatto sì che i documenti fossero pronti prima ancora della spedizione delle 500 mila mascherine.

Lei ha affermato che il suo pensiero è volto al Vaticano: ci può parlare della sua relazione con il Vaticano?

La mia relazione con il Vaticano nasce dalla ‘gentilezza’ – dalla sua gentilezza nei confronti dei miei lavori e dalla sua gentilezza nei miei confronti. Ricordo ancora che, nel 2017, i miei due dipinti ad olio ‘Iron staff Lama’ e ‘the Cradling Arm’ vennero selezionati per essere presentati a Papa Francesco come simbolo del “l’Amicizia del Popolo Cinese” e, successivamente, collezionati dai Musei Vaticani. Inoltre, sono davvero onorato di sapere che i miei unici due dipinti a carbone– ‘Snow Saint’ – sono permanentemente custoditi nella Libreria Vaticana e di aver personalmente ricevuto il ‘Certificato di pergamena’ da Giuseppe Bertello, presidente della Commissione Pontificia per il Vaticano.

È grande onore e supremo riconoscimento per me sapere che i miei lavori sono stati selezionati e presentati al Papa come simbolo dell’Amicizia del Popolo Cinese. Posso raccontarvi una breve storia. All’inizio, avevo intenzione di donare solamente il dipinto ‘the Cradling Arm’. Tuttavia, quando gli esperti dei Musei Vaticani vennero a Pechino per valutare il dipinto rimasero stupiti dal mio ‘Iron staff Lama’ e suggerirono di portare entrambi i quadri nella Città del Vaticano. Quando mi fecero questa proposta, divenni nervoso ed emozionato, nonché leggermente riluttante, dal momento che ogni quadro era per me come un bambino: difficile da lasciar andare

Lei è il primo pittore contemporaneo non cattolico le cui opere sono state raccolte dai Musei Vaticani. Potrebbe condividere con noi le emozioni da lei provate nel momento in cui le sue opere sono state scelte per essere presentate al Papa come simbolo del “l’Amicizia del Popolo Cinese” ed anche del suo incontro col Papa stesso?

Assolutamente indimenticabile! Un’emozione che non può essere spiegata in poche parole, ma è un ricordo che porterò con me per tutta la vita.

Che particolare significato hanno il disegno a carboncino “Snow Saint” e le parole di benedizione “Vi sono vicino” sulla confezione?

“Snow Saint” è un disegno a carboncino che è stato creato appositamente per il Papa alla fine del maggio 2017, prima che mi recassi al Vaticano per la cerimonia della donazione. Esso ritrae il sacro e meraviglioso Monte Kangrinboqe su di un altopiano innevato del Tibet, il cui nome in tibetano significa “montagna di Dio”.  La realizzazione di quest’opera vuole rendere omaggio alla montagna sacra, alla natura umana e soprattutto a Papa Francesco. Il bianco della neve indica il colore della tonaca del Papa, simbolo di pace e di gioia; mentre la montagna rappresenta il Santo Padre che si erge nel cuore dei cattolici. Nel disegno, il centro della montagna raffigura sia una svastica, simbolo buddista dell’eternità, che la croce del Papa, rappresentando compattezza e supporto. Sono veramente onorato di presentare personalmente “Snow Saint” al Papa durante il nostro incontro, per mostrargli il mio profondo rispetto nei suoi confronti e per costruire una piattaforma per il dialogo culturale tra la Cina e il Vaticano nel ventunesimo secolo.

Inoltre, abbiamo spesso sentito il clero pronunciare “Che il Signore sia con te”. Dicono che sia un augurio a cui generalmente si risponde “E con il tuo spirito”. Credo che sia molto significativo, “essere con te, muoversi con la natura e integrarsi al mondo”. Attraverso l’augurio “Vi sono vicino” voglio esprimere la mia più sincera attenzione e cura. Possano la pace e l’armonia essere con voi e possano la speranza, la forza e l’amore essere trasmessi.

Le sue opere non sono molte, ma tuttavia sono tutte incentrate sul Tibet. Ci potrebbe spiegare la motivazione?

All’inizio degli anni Novanta, mi recai in Tibet per supportare il suo sviluppo ed ho avuto la fortuna di potermi addentrare nelle montagne innevate e di esplorare, ancor più di prima, la cultura e il buddismo tibetano. Quando mi trovavo sull’altopiano del Tibet, in capo al mondo e vicinissimo al cielo, ho creato dei pigmenti di pittura da minerali naturali autoctoni e, ispirato anche dall’aura unica della cultura tibetana, intrapresi la mia avventura nel mondo dell’arte. Sotto la tematica di “Natura e Buddismo”, ho realizzato una serie di opere su personaggi buddisti tibetani e sulla cultura tibetana, tra cui: Iron staff Lama (1993), Young Lady of Guge (1994), the Cham Dance (1995), the Cradling Arm (2013) and Prayer (2016). In questi dipinti, ho ritratto i miei sentimenti e la mia esperienza, esprimendo la mia comprensione per la seria questione della sopravvivenza e lo sviluppo dell’uomo contemporaneo.

Quale delle sue opere può esprimere al meglio i suoi sentimenti sorti durante questa epidemia? Perché?

La mia opera “the Cradling Arm” rappresenta una ragazza tibetana che viene cullata adagiata tra le braccia della madre al sorgere del sole. Ciò vorrebbe dimostrare che l’amore è speranza e che l’interdipendenza è fonte di energia. È come se noi esseri umani fossimo posati tra le braccia cullanti di madre terra che ci alleva. L’uomo e la natura dovrebbero rispettarsi l’un l’altro e trovare la giusta armonia.

Inoltre, il 14 maggio Papa Francesco ha invitato tutti i fedeli di ogni religione, credo e dottrina, a pregare unitamente per fermare l’epidemia. Sono stati chiamati a rispondere rapidamente e a praticare compassione e azioni benevole. Ma soprattutto, li ha invitati a pregare Dio affinché arrestasse quest’epidemia, per salvarci dalla sofferenza, per aiutare gli scienziati a trovare il prima possibile una cura e per tirare fuori il pianeta da questo grande malessere per la salute, l’economia e l’umanità. 

La mia opera “Prayer” del 2016 è attualmente in mostra al Trump National Golf Club nel New Jersey. Nel dipinto vi sono quattro lama che trattengono l’incenso tibetano, volti a pregare devotamente in un luogo puro e tranquillo, mostrando sincerità nella preghiera. A mio avviso, la preghiera è un qualcosa con cui nasciamo. Essa è espressione, richiesta e confessione che viene dal centro dei nostri cuori, che prescinde dalla religione e che va oltre le frontiere nazionali. Il Covid-19 ci ha fatto rendere conto della nostra piccolezza in un mondo senza onnipotenza, con il suo feroce attacco che non fa discriminazioni. Questo dipinto, “Prayer”, contiene il mio più grande auspicio. Infine, detto ciò, permettetemi di ringraziare tutti i benefattori che mi hanno supportato nella realizzazione di questa donazione, rispettivamente: il dirigente Shen Dechun (Peter) del Guoke Ruiye Technology Co., Ltd. dello Shenzhen; la signora Yang Miaoci dello Xiamen Zhongzhong Group; il signor Ye Yongshun dello Zhangzhou Yuanli Biotechnology Co., Ltd.; il signor Lin Xiaofeng dello Zhangzhou Anyue Sanitary Products Co., Ltd.; il signor Yang Yinquan of Yunzan (Xiamen) Industrial Co., Ltd.; e il mio più stimato arcivescovo Arrieta e padre Binish Thomas.

foto copyright di Teresa Tseng
foto copyright by Teresa Tseng
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与你同在:画家张焰捐赠梵蒂冈药局50万只口罩

7月6日梵蒂冈药局收到了一批来自中国画家张焰老师捐赠的50万只医用防护口罩。自全球新冠疫情爆发以来,这并非梵蒂冈药局第一次收到来自中国的捐赠,但却是收到以个人名义捐赠如此大数量之口罩之一。

张焰老师是第一位开启中梵艺术外交之画家,亦是第一位梵蒂冈博物馆收藏其作品的非教友和当世画家。推动此捐赠活动之宗座法典条文解释理事会秘书长阿雷塔(Juan Ignacio Arrieta)主教及张焰老师接受专访述说此义举的来龙去脉:





阿雷塔与张老师合影。   Teresa Tseng摄

记者:主教您好,2017年张焰老师的画作被拣选以「中国人民友誼」的名义赠与教宗方济各,开启了所谓的中梵文化外交,您在中间扮演了桥梁的角色,可否回忆一下当时的过程?

主教:当然记得,据我所知这是第一次梵蒂冈新闻室邀請两位中国代表接受访问,透过文化交流,朱秘书长和张老师暢谈中梵日益緊密的双边文化关系,这访问亦被广泛报道。

当时张老师以「中国人民友谊」名义捐赠了两幅非常美的画作,送给教宗后转交梵博物馆收藏,像是对教宗在穿越中国领空时向中国人民问候的回应,这份礼物是与中国政府「对话」的具体表現,也是教宗一直强调和实行的理念。

通过文化交流可以更加深入了解彼此;对美好事物的喜爱是全人类的共同语言,任何人都可参与其中。 也就是说,在美好事物的面前,我们的表达方式都是相同的,因为美就是真理,所有的人都会追随它。教会便是以此为根基,达成更高目标以及理解教会本身使命的起点。

记者:这次在全球疫情蔓延如此严重之际,张老师以个人名义捐赠了50万只外科医疗口罩,您再次扮演了桥梁的角色,可以谈谈您对中国的情谊吗?

主教:张老师的慷慨大方体现出我们共同的默契, 透过与张老师的个人情谊,这互信与融洽是建立未来关系的基础。 因此,纵使我的专业是法律,但是多年来我一直在努力推动中梵文化交流,因为我确信文化交流有助于建立彼此间的信任了解;每个人都隶属不同的历史文化背景,根据不同的时空环境、心态和文化,试图了解对方的处境、需求及反应,这对中梵关系的发展是非常重要的,因此我们必须试着学习了解对方的表达方式,否则就容易导致误解或是失去互信。我认为有必要正视目前双方的现况,并诚恳地去跟对方表达自己的想法。正面、耐心、同理心和互敬互重,是建立权威和权力的关键桥梁而非使用武力,自古以来中国的传统文化便是如此。

记者:张焰老师请您谈谈此次捐赠 50 万只外科口罩给梵蒂冈药房的过程和初衷?

张老师:这50 万只医用防护口罩是本人第二次捐赠天主教会和梵蒂冈,第一次是今年4 月,当时中意两国疫情均十分严重(梵蒂冈城国在意大利),在如此紧迫情况下,仅筹措到1万只口罩,并赶紧​​捐赠给罗马明爱会。随着疫情不断地蔓延,让本人更心系梵蒂冈,并立即联系多方,筹措到这50万只获得欧盟(CE)和美国食品和药物管理局(FDA)认证的医用防护口罩。受到国际疫情严峻,多数航班取消之影响,导致捐赠口罩变得非常艰难,加上此次数量不少,清关手续相对更为复杂。

今天新冠病毒猖狂肆虐全球,夺走了许多无辜的生命。犹记在中国疫情爆发期间,教宗曾为我国祈祷,并在物资上鼎力相助。如今,看到意大利遭受病毒的威胁,物资短缺,本人亦愿尽自己微薄的力量,追随教宗对人类身心的关怀, 衷心期盼能携手并肩对抗疫情,早日恢复正常的生活。

在此要特别感谢宗座法典条文解释理事会秘书长阿雷塔(Juan Ignacio Arrieta)主教的支持,透过国务院建议,直接联系梵蒂冈药局,并在药局主任Binish Thomas OH神父的积极合作下,尽速将证件准备齐全,才如愿地将装载着313 箱的50万只口罩寄出。

记者:刚才您提及心系梵蒂冈?为什么?请谈谈您跟梵蒂冈的渊源。

张老师:本人与梵蒂冈的缘分,仅源于一个「恩」字:与本人作品之恩缘,对本人之恩情。犹记2017 年本人的两幅油画作品《铁棒喇嘛》和《臂弯》被拣选而以「中国人民友谊」之名义赠与教宗方济各,且由梵蒂冈博物馆收藏。此外本人的唯二两幅炭笔画《雪圣》很荣幸先后由教宗及梵蒂冈图书馆永久珍藏,并接受梵蒂冈城国主席若瑟·贝德罗(Giuseppe Bertello)亲自授予「羊皮纸证书」(Certificato di pergamena)。

作品《铁棒喇嘛》和《臂弯》能被拣选而以「中国人民友谊」之名义赠与教宗,是我个人莫大的荣幸,亦是至高无上的肯定。其中还有一段小插曲,原先只打算捐赠《臂弯》这幅画,但当时梵蒂冈博物馆专家来北京鉴定《臂弯》时,又被《铁棒喇嘛》给震憾住,提出想要此两幅画作的想法,当时的心情极为复杂,紧张亦兴奋,还有种依依不舍的眷恋,因为每幅画就像亲生子般,不忍割舍。

记者:可以谈谈当年您的画作被拣选赠与教宗,与教宗见面时的心情吗?

张老师:永难忘怀!这不是三言两语能述说清楚的,但绝对是一辈子的回忆。

记者:您在物资箱上贴着您送给教宗的炭笔素描《雪圣》,以及祝福字语「与你同在」有什么特殊意义吗?

张老师:黑白炭笔素描《雪圣》是2017 年5 月底,我准备飞赴梵蒂冈举行捐赠仪式前,专门为教宗创作之炭笔素描画,画的是我亲身感受到藏人最崇敬的山,雪域高原上神圣而壮丽的冈仁波齐神山,藏语意为「神灵之山」,为表达对圣山的景仰及对人性的尊重,最重要的是对教宗方济各的崇高敬意,因为白是教宗衣服的颜色,代表祥和与喜悦,他就像山般巍然屹立在教友们心中,中间看起来既像佛教卐的标志,是「永恒不变」的象征,又像教宗胸前的十字架,代表坚定,依靠。我真的很荣幸可以在会面期间亲自将这幅《雪圣》献给教宗,表达了对他的崇高敬意,并为 21 世纪中梵文化交流搭建起「文化对话」平台。

另外我们常听神职人员说「愿主与你们同在」,他们告诉我那是一种问候,而且一般回答是「也与你的心灵同在」,我觉得非常有意义,「与你同在,与自然同行,与世界融合」。我希望可以用「与你同在」这个问候词来表达自己内心无限的关怀,愿平安与你同在,和谐与你同在,把希望、力量与爱传递出来。

记者:您的画作不多,其中均以西藏为主题,可以谈谈您的创作理念吗?

张老师:九十年代初,作为援藏干部进入西藏,有幸深入雪域高原,对西藏文化、藏传佛教进行了一番前所未有的探秘与体验。在世界之巅,感悟到了距天最近的藏文化之独特灵气,于是就地取材,挑选西藏当地特有的天然矿物质,调配成绘画颜料,开启了我的绘画之旅。我以「自然 · 佛法」为主题,完成了一系列有关藏传佛教人物与藏区文化作品:《铁棒喇嘛》(1993)、《古格少女》 (1994)和《神舞》(1995) 、《臂弯》(2013)、《祷》(2016)… 等,像一串艺术念珠般,把自己的经历与感触以及对当代人类日益严峻生存与发展问题用画笔表达出来。

记者:您哪些作品可以体现对此疫情心境?为什么?

张老师:本人作品《臂弯》,画的是晨曦中一位紧贴着母亲臂弯的藏家女儿,表达爱是希望,依靠是动力,宇宙的灵魂是世界的精神,大地之母拥抱着人类,滋润着我们的生命,人与自然理应相互尊重,达到天人合一。

另外5月14日为了终止疫情,教宗方济各邀请所有宗教信徒守斋祈祷。按照各自的宗教、信仰和教义,祈祷、恳求、守斋并力行慈悲善功,祈求上主终止这次疫情,救我们脱离苦难,助佑科学家早日找出治疗方法,并且求主拯救世界免于健康、经济和人道之苦。 我2016年的作品《祷》目前正在美国总统特朗普在纽泽西州的国家高尔夫球俱乐部(Trump National Golf Club)展出:四位喇嘛手持藏香敬祷,凝炼净静的时空,虔诚的仪态,要表达的便是祈祷的纯真性。对我来说祈祷是与生俱来的,无论有无信仰,是内心最深处的表露、祈求与告白,不分宗教,不分国界,此次冠状病毒让我们意识到了自己的渺小,没有所谓的全能,它的狠毒不分贫穷贵贱,所以这幅《祷》是我最诚挚的祝愿。

说了这么多,最后请允许我感谢所有支持我完成此捐赠的恩人,没有他们就没有此次捐赠:国科瑞叶(深圳)科技有限公司董事长沈德春先生,厦门市中众合集进出口有限公司的杨妙慈女士,漳州元利生物科技有限公司的叶永顺先生,漳州市安月卫生用品有限公司的林晓峰先生,云瓒(厦门)实业有限公司的杨银全先生,以及梵蒂冈我最敬爱的阿雷塔Arrieta大主教和药局托马斯Binish Thomas 主任,谢谢。

Esperto in relazioni internazionali. Giornalista della European News Agency (Germania), corrispondente da Roma.